Apertura dell'anno sociale 2012-2013 - Dott. Riccardo Fava - Presidente Unindustria

 

martedì 16 ottobre 2012

E' stata concreta ed entusiastica la serata d'apertura del Lions Club Ferrara Host al "Duca d'Este" di Via Bologna. Il Presidente Giorgio Piacentini, imprenditore della Sanità e "uomo dei numeri", ha ricordato alle molte cariche Lionistiche presenti e agli intervenuti l'impegno dei Lions del Distretto 108 Tb per le zone terremotate dell'Emilia, i 120.000 euro raccolti e destinati alla biblioteca multimediale di Finale Emilia, i 50.000 euro interdistrettuali per laboratori e palestre delle scuole, la collaborazione col FAI regionale, l'incontro col Sindaco di Finale Emilia, che ha definito il terremoto "il tradimento della nostra terra". E a questo punto, l'"uomo dei numeri" è tornato "uomo Lions delle emozioni, del servizio". E con l'emozione, e l'impegno nel servire, ha premiato i 40 anni di appartenenza al Ferrara Host di Maurizio Nonato e i 10 anni di Agide Arges Cirelli e di Paolo Rollo. Ha consegnato i riconoscimenti "Cento per cento" ai Soci sempre presenti nell'Anno sociale 2011-2012, il martelletto all'immediato pastpresidente Orazio d'Alessio, ha ricordato la Borsa di studio per Michelangelo Antonioni, i Progetti "Martina" e "Dislessia". Dopo il breve momento conviviale ha presentato il Presidente di Unindustria Ferrara, Riccardo Fava, e la Sua relazione "L'Italia un Paese ammalato. Come guarire?". Il manager ha esordito affermando che bisogna amare questo Paese, ammalato a causa dell'"immobilismo della classe politica, da decenni irresponsabile, e da una crisi internazionale profonda e prolungata". Il Relatore si è soffermato su dati macroeconomici, ha presentato un Bilancio dello Stato riclassificato, ha individuato nel debito pubblico la causa della crisi e nell'abbattimento del debito pubblico la soluzione di guarigione, con l'istituzione anche di "Fondi di risparmio degli Italiani": comperando parti del Castello Estense o di Palazzo Venezia, si uscirà dalla crisi causata dalla politica. Rispondendo a diverse considerazioni di alcuni presenti, ha concluso che "l'Italia è un grande Paese e che ce la faremo". I ringraziamenti del Presidente, che ha ricordato le ultime battute di "Arlecchino servitore di due padroni" hanno chiuso la serata.