Service "Proteggiamo l'Ambiente"
Ferrara, 19 settembre 2016
Presenti Autorità Lionistiche e civili, diversi Presidenti di Club e un numeroso pubblico, si è tenuto lunedì 19 settembre alla Sala Conferenze Camerale della Camera di Commercio di Ferrara la conferenza organizzata dal Lions Club Ferrara Host e dal Consorzio di Bonifica Pianura di Ferrara dal titolo: Cartografia numerica e storica - Moderne tecniche di rilevamento del Consorzio di Bonifica Pianura di Ferrara. Il Lions Club Ferrara Host, rappresentato dal suo Presidente Orazio d'Alessio ha consegnato un contributo economico per alcuni elementi tecnici di potenziamento del "natante drone" per il rilievo batimetrico, recentemente realizzato e già operativo sui canali del Consorzio. Il contributo si inserisce nell'ambito del Service lionistico del centenario "Proteggiamo l'ambiente". Il Presidente del Consorzio di bonifica Franco dalle Vacche ha illustrato gli scopi del Consorzio di Bonifica, che si inseriscono nel quadro degli enti che si occupano della gestione territoriale, esercitando funzioni di interesse pubblico per quanto concerne lo scolo delle acque interne, l'irrigazione e la difesa del suolo; concorre inoltre alla tutela e valorizzazione dei beni naturali.
Il Consorzio di Bonifica Pianura di Ferrara ha una rete di oltre 4000 chilometri di canali e gestisce 170 impianti idrovori, per una potenza installata complessiva pari a 43.860 Kw. La conoscenza dell'assetto del territorio riveste un notevolissimo interesse; a questo scopo il Consorzio ha dedicato particolare cura alle tecnologie di rilevamento sul territorio, dedicando a queste attività un Settore specifico, composto da tecnici altamente specializzati. L' obiettivo è quello di conoscere il più possibile il territorio per ottimizzare le risorse». Durante l'incontro, ha partecipato anche una nutrita rappresentanza dell' Istituto Navarra di Ferrara.
Il natante drone per il rilievo batimetrico è una tecnologia unica, non presente sul mercato se non in prodotti simili, frutto di un lungo processo di elaborazione di prototipi che ha coinvolto l'ente ferrarese e due ditte di Ancona e Faenza. " Il lavoro di rilevamento altimetrico è importantissimo per conoscere un territorio", ha evidenziato il Presidente del Consorzio Franco Dalle Vacche, ancor di più in un territorio, quale è il nostro, "che si dipana per oltre il 40% sotto il livello del mare e che soffre di un fenomeno di subsidenza". E i rilevamenti devono poi esser fruibili: IdroviewSitl, il Sistema Informativo Territoriale Locale del Consorzio, raccoglie così molti consensi e "click di mouse" da tecnici e professionisti del settore, ma è disponibile su richiesta all' interrogazione di ogni cittadino. La sua grande banca dati, infatti, raccoglie e rende fruibili una grossa mole di informazioni di cartografia storica e moderna. Si può ad esempio risalire al proprietario di una porzione di terreno, o conoscere come sia mutato nel tempo un fondo vallivo. Il grande lavoro di trasposizione in formato digitale della cartografia storica permette infatti una visione in diacronia dell'intero sistema idrografico, e il recente lavoro dei tecnici dell'ente circa la trasformazione in cartografia numerica delle oltre 500 mappe catastali del Catasto Carafa ne è la riprova. Ha illustrato il dott. Nicola Astolfi del Consorzio: "Ci era stato chiesto di individuare la preesistenza di ponti, e noi siamo riusciti a mosaicare il territorio con i fogli di mappa, confrontando la situazione attuale con quella del 1779, ma le informazioni disponibili sono molto maggiori: possiamo conoscere, grazie agli elenchi, i proprietari, la natura, l'estensione dei terreni". Per restare in tempi più recenti, ha spiegato l'Ing. Alessandro Bondesan, l'occasione pratica di utilizzo dei dati di rilevamento è stata data dall'articolo scientifico realizzato dal Consorzio per la rivista internazionale statunitense Geomorphology , in collaborazione con UniFe e Ingv (Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia) di Roma, che ha mostrato i cambiamenti del territorio subiti dal ferrarese a causa del terremoto del 2012. "L' indagine condotta rende ben evidenti i punti di cambiamento causati dal movimento tellurico uno spostamento del terreno di 15 cm verso l'alto o verso il basso". Ma il ferrarese è una pianura in cui i canali rappresentano un sistema capillare e complesso. Il rilevamento di questi ultimi può però non essere agevole, così il Consorzio ha elaborato una soluzione "che ci ha permesso di sostituire il lavoro, anche pericoloso, di ben quattro tecnici". Basta un solo strumento, che è un gioiellino della robotica: il "natante drone", può infatti navigare anche con 20 cm di acqua e realizzare in sicurezza quell'insieme di misurazioni sui canali di bonifica che prima erano particolarmente complesse. "Si tratta di un progetto tutto nostro", ha concluso l'Ing. Bondesan, "Un drone che non possiamo ancora dire 'maturo', ma che è sicuramente un neomaggiorenne di spiccate capacità".
Intervento del Presidente del Lions Club Ferrara Host Orazio d'Alessio.
Il Presidente del Consorzio di Bonifica Pianura di Ferrara, Dott. Franco dalle Vacche (a destra nella foto), riceve il guidoncino del Club Lions Ferrara Host dal Presidente del Lions Club Ferrara Host Orazio d'Alessio.
Un momento dell'esposizione dell'Ing. Alessandro Bondesan (Segretario del Lions Club Ferrara Host e Capo Settore Sistema Informativo Geografico del Consorzio di Bonifica).
Il natante drone viene illustrato nelle sue singole componenti ai numerosi presenti.
Il natante drone viene osservato da vicino dal socio Lions Leopoldo Santini. Ben visibile il GPS ad alta precisione (antenna gialla) e le eliche aeree per la propulsione. E' anche dotato di eliche immerse come secondo tipo di propulsione. Fra i due scafi è posizionato il sonar (in fondo all'asta rossa).
Un momento dell'incontro.
Si rimanda inoltre agli articoli:
La Nuova Ferrara del 20/9/2016
Estense.com http://www.estense.com/?p=571415