Lunedì, 08 Novembre 2010

A Villa Regina l'ex ministro Antonio Martino  ha intrattenuto per più di un'ora i numerosi ospiti del Lions Ferrara Host presieduto da Alberto Cavicchi e Portomaggiore S. Giorgio da Frediana Malisardi. L'onorevole ha basato il suo intervento su due punti cruciali. Ha parlato di crisi economica e dell'euro, per poi passare alle eventuali soluzioni per far ripartire il nostro Paese. «La crisi attuale - ha affermato - non è derivata dall'avidità delle banche, nonostante abbiano concesso mutui miliardari a chi non poteva permetterseli, ma piuttosto ai gravi errori commessi dalla politica economica degli Stati».

 

I presidenti Alberto Cavicchi, Frediana Malisardi e l'On. Antonio Martino

 

E facendo un paragone tra la crisi del '29 e quella del 2007, si è detto convinto che entrambe abbiano avuto in realtà, origine da cause molto lontane. «La prima - ha proseguito - si sviluppò a causa delle incapacità della banca centrale americana di prevedere e usare strumenti monetari in grado di tamponare la situazione che fu comunque risolta dallo scoppio della seconda guerra mondiale». Quella attuale, fu originata dalla sciagurata politica economica di Clinton che, secondo Martino, diede agli indigenti la possibilità di avere mutui per la casa al di sopra delle loro situazioni reddituali. Ricordando poi le proprie origini (Martino è figlio di Gaetano, l'ex ministro degli Esteri liberale e fortemente europeista) ha dichiarato di non essere contrario all'adozione della moneta unica, ma piuttosto al metodo e ai tempi con i quali è stata messa a disposizione degli europei. «Se fosse possibile prendere un pezzo di carta e dire che vale 1936,27 - ha puntualizzato - la povertà sarebbe debellata; ma così si procedeva nel medioevo, mentre invece il valore di una moneta non si può conoscere prima; è solo la storia che ne determina la consistenza e infatti oggi vale già di meno».  Per rilanciare infine l'economia italiana, Martino sostiene che non serve la leva fiscale iniqua, ma sanare la troppa evasione.

(da la Nuova Ferrara - link al filmato su Telestense)