Martedì 9 Aprile 2013

E' stato il "completamento di un percorso" l'intermeeting fra i Lions Clubs Ferrara Host e Ferrara Diamanti, riuniti al ristorante "L'Orlando" di Via Aldighieri, 3. E' stato il completamento di un percorso dedicato a Michelangelo Antonioni, nel centesimo anniversario della nascita, iniziato con un progetto "simbolico ed effettivo", come hanno ricordato i Presidenti Giorgio Piacentini e Ilda Nava, una borsa di studio di seimila euro, presentato nella sala della Camera di Commercio il 28 settembre 2012 (la vigilia dell'Anniversario antoniano), proseguito con l'emissione di un bando di pubblico concorso per titoli e il primo posto del ricercatore ferrarese Francesco di Chiara, studioso di cinema e ricercatore sul mondo di Michelangelo Antonioni. A Francesco di Chiara, in un'affollata sala consiliare del Rettorato, i Lions dei Clubs Diamanti e Host hanno consegnato il loro contributo per la schedatura di parte della sconfinata e straordinaria documentazione del Fondo Antonioni, oggi di proprietà comunale, da compiersi nei prossimi mesi. "Un contributo simbolico ed effettivo" come hanno sottolineato i Presidenti, e "Un gesto che fa lavorare serenamente nella cultura", ha aggiunto Giorgio Piacentini, "e la cultura ha senso soprattutto quando ha ricadute sulla Città".
Il compito di raccontare la Mostra "Lo sguardo di Michelangelo. Antonioni e le Arti" è stato affidato a Maria Luisa Pacelli, laurea a "Ca' Foscari", Direttrice delle Gallerie d'Arte Moderna, dal 1999 a Ferrara, curatrice di Mostre di grande successo e di grande bellezza a Palazzo dei Diamanti, dal Simbolismo a Morandi a Mirò a Boldini e De Pisis. E la relazione dell'Ospite è stata un racconto fluido e appassionato, una narrazione partecipata ed entusiasta di Michelangelo Antonioni, Autore di fortuna alterna, ritenuto complicato, difficile e della Mostra, come restituzione dell'umanità e della peculiarità di grande raffinatezza.
"Poeta «dell’assenza, dell’attesa, del desiderio» (A. Robbe-Grillet), autore di un raffinato cinema di sguardi, sensibilissimo «pittore dello schermo» (W. Wenders), Michelangelo Antonioni è uno dei padri della modernità cinematografica. Un artista che come pochi altri ha saputo sondare l'animo umano, radiografando le inquietudini del mondo contemporaneo, senza mai abbandonare eleganza e seduzione."
La Mostra è stata spiegata come "un'occasione d'affaccio sul presente, che avvolge il visitatore": "Nebbie", "Deserti", "Realismi", "La Trilogia dei Sentimenti" (L'Avventura, La Notte, L'Eclissi), Lucia Bosè e Monica Vitti, i film a colori, Londra... e poi Antonioni pittore ("di dipinti come diario intimo"), fino all'ultimo film "Al di là delle nuvole". Un racconto molto bello, detto con un accento leggero, così lontano dal greve accento delle rive del Po, ma così partecipe delle vicende d'Antonioni e di Ferrara, Città magica dalla quale ogni ferrarese sogna di evadere, di partire, ma che si porta dietro e dentro fino al ritorno e che sa così impadronirsi di chi vi arriva e comincia a conoscerla e a studiarla.
In chiusura di serata sono state ricordate le caratteristiche dell'Arte di Antonioni: la vigilanza, la saggezza, la fragilità. Il Presidente Giorgio Piacentini, visibilmente compiuciato con Ilda Nava del percorso compiuto, ha sottolineato l'importanza di queste caratteristiche, che bene si addicono al mondo lionistico e all'attività di servizio dell'Associazione.

E' stato il "completamento di un percorso" l'intermeeting fra i Lions Clubs Ferrara Host e Ferrara Diamanti, riuniti al ristorante "L'Orlando" di Via Aldighieri, 3. E' stato il completamento di un percorso dedicato a Michelangelo Antonioni, nel centesimo anniversario della nascita, iniziato con un progetto "simbolico ed effettivo", come hanno ricordato i Presidenti Giorgio Piacentini e Ilda Nava, una borsa di studio di seimila euro, presentato nella sala della Camera di Commercio il 28 settembre 2012 (la vigilia dell'Anniversario antoniano), proseguito con l'emissione di un bando di pubblico concorso per titoli e il primo posto del ricercatore ferrarese Francesco di Chiara, studioso di cinema e ricercatore sul mondo di Michelangelo Antonioni. A Francesco di Chiara, in un'affollata sala consiliare del Rettorato, i Lions dei Clubs Diamanti e Host hanno consegnato il loro contributo per la schedatura di parte della sconfinata e straordinaria documentazione del Fondo Antonioni, oggi di proprietà comunale, da compiersi nei prossimi mesi. "Un contributo simbolico ed effettivo" come hanno sottolineato i Presidenti, e "Un gesto che fa lavorare serenamente nella cultura", ha aggiunto Giorgio Piacentini, "e la cultura ha senso soprattutto quando ha ricadute sulla Città".
Il compito di raccontare la Mostra "Lo sguardo di Michelangelo. Antonioni e le Arti" è stato affidato a Maria Luisa Pacelli, laurea a "Ca' Foscari", Direttrice delle Gallerie d'Arte Moderna, dal 1999 a Ferrara, curatrice di Mostre di grande successo e di grande bellezza a Palazzo dei Diamanti, dal Simbolismo a Morandi a Mirò a Boldini e De Pisis. E la relazione dell'Ospite è stata un racconto fluido e appassionato, una narrazione partecipata ed entusiasta di Michelangelo Antonioni, Autore di fortuna alterna, ritenuto complicato, difficile e della Mostra, come restituzione dell'umanità e della peculiarità di grande raffinatezza.
"Poeta «dell’assenza, dell’attesa, del desiderio» (A. Robbe-Grillet), autore di un raffinato cinema di sguardi, sensibilissimo «pittore dello schermo» (W. Wenders), Michelangelo Antonioni è uno dei padri della modernità cinematografica. Un artista che come pochi altri ha saputo sondare l'animo umano, radiografando le inquietudini del mondo contemporaneo, senza mai abbandonare eleganza e seduzione."
La Mostra è stata spiegata come "un'occasione d'affaccio sul presente, che avvolge il visitatore": "Nebbie", "Deserti", "Realismi", "La Trilogia dei Sentimenti" (L'Avventura, La Notte, L'Eclissi), Lucia Bosè e Monica Vitti, i film a colori, Londra... e poi Antonioni pittore ("di dipinti come diario intimo"), fino all'ultimo film "Al di là delle nuvole". Un racconto molto bello, detto con un accento leggero, così lontano dal greve accento delle rive del Po, ma così partecipe delle vicende d'Antonioni e di Ferrara, Città magica dalla quale ogni ferrarese sogna di evadere, di partire, ma che si porta dietro e dentro fino al ritorno e che sa così impadronirsi di chi vi arriva e comincia a conoscerla e a studiarla.
In chiusura di serata sono state ricordate le caratteristiche dell'Arte di Antonioni: la vigilanza, la saggezza, la fragilità. Il Presidente Giorgio Piacentini, visibilmente compiuciato con Ilda Nava del percorso compiuto, ha sottolineato l'importanza di queste caratteristiche, che bene si addicono al mondo lionistico e all'attività di servizio dell'Associazione.

 

Nella foto: a sinistra il Presidente Lions Host Giorgio Piacentini, al centro Maria Luisa Pacelli, a destra la Presidentessa Lions Diamanti Ilda Nava