E' stata dedicata ad una "eccellenza" ferrarese, ad una delle "eccellenze" ferraresi, la Serata Conviviale di martedì 10 febbraio. "Conservare la memoria per restaurare la materia. Ricerca e innovazione tecnologica del TekneHub del Tecnopòlo dell'Università di Ferrara" il titolo della relazione presentata dal Professore Architetto Marcello Balzani, Responsabile scientifico del TekneHub, Tecnopolo di Ferrara, Direttore del Centro DIAPReM.
Il Presidente Fausto Pesarini ha ricordato, in apertura, il doppio "fil rouge" delle serate dell'Annata Lionistica: le attività di servizio, i Services, e la "visibilità delle eccellenze ferraresi" e la Sua conoscenza con il Professor Balzani e le esperienze condivise di Musei, iniziando con il Museo dell'Architettura "MusArc". Ha presentato l'Ospite Relatore dando lettura di un brevissimo, sintetico curriculum: Laurea in Architettura a Firenze, Dottore di Ricerca, Docente a Firenze Ferrara Milano, Responsabile del Laboratorio di Computer grafica della Facoltà di Architettura, Direttore DIAPReM, importanti esperienze professionali a Pompei Benevento Roma Pisa Ferrara Rimini e con Michelangelo e Leon Battista Alberti, Socio del Lions Club Forlì Host (Club costituito nel 1957, nel Distretto 108 A, con 121 Soci).
"Il DIAPReM è un Centro Dipartimentale di ricerca e servizi per lo Sviluppo di Procedure Automatiche Integrate per il Restauro dei Monumenti che mette in relazione metodologie di diversi settori: dal rilievo alla diagnostica, dal restauro alla tecnologia del recupero, dall’analisi strutturale alla gestione del territorio (webgis). L’esperienza acquisita in questo specifico settore è utilizzata nella costruzione di un rapporto interdisciplinare di ricerca operante con tecnologie informatiche avanzate e con supporti multimediali.
Rilevare in un intervallo limitato tutte le architetture di Michelangelo a Firenze o quelle di Leon Battista Alberti, oppure grandi complessi monumentali come Palazzo Litta a Milano o ampie zone di Pompei con la medesima metodologia e strumentazione per generare una banca dati morfometrica interrogabile e navigabile anche via rete a supporto della ricerca, della conservazione e della divulgazione del patrimonio culturale può sembrare una finalità molto ambiziosa.
Eppure, sulla scorta dei risultati prodotti in tante sperimentazioni sviluppate da oltre dieci anni e consolidate in una fattiva ed intensa collaborazione con il Consorzio Ferrara Ricerche ed importanti Fondazioni e Centri di ricerca italiani ed esteri si è riusciti a dare concretezza all’ambizioso progetto. L’evoluzione della tecnologia per il rilievo automatico della geometria rappresenta l’elemento innovatore che ha consentito di introdurre il dato metrico morfologico ad alta densità informativa come supporto essenziale per la costruzione di banche dati tridimensionali, capaci di costituire nel tempo un utile archivio della memoria geometrica dell’architettura e del bene culturale, applicabile a fini di ricerca da parte di storici dell’arte e dell’architettura, ma anche per scopi di tutela, conservazione, valorizzazione e di supporto per eventuali processi di progettazione, restauro o riproduzione per la valorizzazione museale. Una banca dati morfometrica consultabile, aggiornabile ed implementabile."
Ha raccontato, il Relatore, della Conservazione della Memoria, della Logica di Tempo e del Valore del Tempo, dell'Idea di Tempo nella cultura occidentale, partendo dal Mito greco della Genesi del Mondo, con Caos che genera Gea, la Terra, che genera Urano, il Cielo, dei figli di Urano e di Crono, il Tempo, con cui nasce la distanza spazio-tempo. Ha ricordato l'affermazione di Lina Bo Bardi, secondo cui "il Tempo non è lineare" e "l'Architettura è Spazio e Tempo", affidato, nella specie umana, consegnato, alle generazioni. Ha ricordato l'etimo comune dei termini "tradizione", "traduzione" e "tradimento": ha raccontato del "Progetto dell'Amnesia" e del "Progetto della Memoria", dei Miti di Prometeo ("colui che riflette prima") e di Epimeteo ("Colui che riflette dopo"), del falso problema dell'"autentico o restaurato" ("il problema è trovare un posto"), e ha definito la Cultura "uno scolapasta, perché siamo noi a decidere che cosa ricordare". Ha presentato, infine, prima di concludere l'attività di DIAPReM, "una Memoria Geometrica, fatta di miliardi di coordinate di forma" e ha proiettato esempi di complesse realizzazioni relative a siti archeologici e a centri urbani storici.
Dopo gli interventi di Alessandro Bondesan, di Alessandra Giorgio e di Vittorio Emmanuele, il Presidente ha concluso la serata consegnando al Socio Lions del Forlì Host il Guidoncino del Lions Club Ferrara Host.
Da sinistra nella foto: il socio Arch. Carlo Cesari, il relatore Marcello Balzani, il Presidente Fausto Pesarini, la moglie Maria Grazia, la Presidentessa del Club Ferrara Diamanti Alessandra Giorgio D'Alessio e il Presidente diella Settima Zona e socio Lions Ferrara Host Orazio D'Alessio