Antonio Sturla
Antonio Sturla: il pioniere del cinema ferrarese.Ospite: Paolo Micalizzi
Ferrara 4/11/2008 - Hotel Astra ore 20.15
Nella serata del 4 novembre 2008, è stato Paolo Micalizzi, storico e critico del cinema, conoscitore autentico della cinematografia di Ferrara, a ricordare la pioneristica figura di Antonio Sturla, alla quale ha dedicato un libro di recente pubblicazione. Introdotto dal Presidente Piero Sinz (che ha ricordato fra l’altro Michelangelo Antonioni, Federico Fellini e Florestano Vancini), l’argomento degli inizi e dell’affermazione del cinematografo, è stato svolto dall’Ospite relatore, con documentata precisione e con riferimenti prevalenti al cinema ferrarese e ad Antonio Sturla, il ricordo della sua attività e vita, ottenendo conferme e puntualizzazioni dai figli Francesco e Piero presenti alla serata. Fu nel 1912 che Antonio Sturla realizzò prima una comica finale con il “Cavalier Burela” e “Tugnìn d’la cà d’Idio”, poi il “Baratro” un cinedramma in due tempi diretto da Mario Bernardi e prodotto dall’industriale di Copparo Arduino Cotti, formando così il primo lungometraggio di origine ferrarese. Corrispondente di guerra (alla presa di Verdun e di Gorizia) e dal 1927 corrispondente da Ferrara dell’Istituto Luce, lavorò in India, a Ceylon e alle pendici dell’Himalaya; documentò avvenimenti di rilievo del secondo conflitto mondiale e fu poi operatore di ripresa per alcune case di produzione cinematografica, contribuendo a realizzare un’ampia produzione documentaristica ferrarese. Al termine della relazione sono stati proiettati due documentari girati da Sturla: “Ferrara epica e cortese”, del 1926 sotto la sua stessa regia destando attenzione e curiosità fra i presenti per le vedute aeree di Ferrara di quasi cento anni fa. Un secondo documentario “Via Romea” del 1958 sotto la regia di Florestano Vancini, ci ha mostrato il paesaggio dei nostri lidi ferraresi poco prima del loro poderoso sviluppo urbanistico.