Ferrara, 15 aprile 2014

Nella conviviale di martedì 15 aprile al "Duchessa Isabella" in Via Palestro il Relatore della serata è stato il Presidente Francesco Cacciola. Alla presenza del Questore, di Autorità Lionistiche, di Soci e di Consorti, dopo le formalità di rito e dopo la cena sobria ed elegante, è stato esposto e trattato il tema della relazione sulle "Carceri e sistema penitenziario", "un argomento ostico e dibattuto, sotto la lente d'ingrandimento della cabina di regia europea dei Diritti dell'uomo, sanzionato per la situazione di disagio e di difficoltà". Nel ricordare "tanti anni di lavoro in una trincea di questo tipo" all'ironia sottile del Presidente non sono mancati i ricordi di quando il carcere in cui lavorava era vicino ad un'impresa di Pompe funebri, davanti alla quale passavano i reclusi ai quali non sfuggiva la consolatoria affermazione: "Meglio il carcere!".
E' stata una trattazione approfondita, della competenza provata di Francesco Cacciola: le quattro aree funzionali dell'organizzazione carceraria, le attività del penitenziario, con riferimento al Testo Canèpa-Merolo sui compiti e responsabilità nella gestione carceraria. Ha descritto, infine, i tipi di Istituti penitenziari: ex giudiziari, case penali, istituti psichiatrico giudiziari, sottolineando che adesso "convivono le anime sanitaria e giudiziaria".
Ha poi il Relatore, dopo la prima parte dell'esposizione del Tema, desiderato raccontare la propria esperienza e la propria carriera, da Pianosa, all'Ucciardone di Palermo (dove arrivò come Vice Direttore nel 1984: "Un Vice Direttore così giovane!"...), affermando che "Abituarsi alla sofferenza degli altri, mantenendo il proprio assetto, non è cosa facile". Ha poi ricordato il ruolo di Servitori dello Stato e i "Collaboratori fedeli, validi"; non ha risparmiato qualche osservazione critica (durante il periodo di Agrigento, "l'aggiornamento del 41 bis, il 41 bis attenuato, contro il 41 bis aggravato, fu un gesto temerario"); ha, da ultimo, confrontato le prigioni inglesi, ungheresi, polacche... "più arretrate di quelle italiane", ricordato il "Teatro in carcere", la sala della videoconferenza, e le attività lionistiche di servizio per i detenuti.
Sono state le numerose domande, ancor più degli applausi, a sottolineare l'apprezzamento per la Relazione e per il Relatore. Germano Salvatorelli ha chiesto se esista un'organizzazione interna al carcere di malavitosi. "E' una finzione cinematografica", la risposta. Giampaolo Zardi, sulla letteratura costituzionale, "recuperare e rieducare il condannato" ("Molti soggetti con la detenzione cambiano. Pentimento? Forse la famiglia lontana"). Claudio Bolognesi sulla "recidiva" ("Ricaduta che capita ad alcuni"). Nadia Miani Ragazzi, Presidente del Lions Club Ferrara Diamanti: attività alternative, proposte o richieste? ("Misura alternativa, dopo scontata parte della pena. Trattamentali: dal Direttore con equipe. Tribunale di sorveglianza"). Federico Orlandini, sulla certezza della pena e sulla rieducazione: "lavoro esterno", beneficio difficilmente concesso ("Ex Art. 21, richiesta dei detenuti che non hanno avuto accolta nessun'altra richiesta precedente"). Giorgio Piacentini ha, infine, ricordato un gesto semplice di correttezza e di onestà di alcuni agenti di Polizia penitenziaria in un autogrill di cui è stato testimone.
Al "Nulla quaestio" si è conclusa la serata della Relazione del "Presidente Relatore".