Serata Czertok
Ferrara, 18 marzo 2014
E' stato il Presidente del Ferrara Host a introdurre e a presentare la serata conviviale di martedì 18 marzo, con l'elegante sintesi che ne distingue il tratto. Sintesi elegante, ma anche evidente compiacimento presentando alle Autorità lionistiche, al Presidente del Tribunale Pasquale Maiorano, ai Soci e agli Ospiti Horacio Czertok, Attore, Autore, Regista, Direttore del Teatro Nucleo dal 1978, ed il Progetto "Teatro nel carcere", realizzato a Ferrara negli ultimi anni, culminato con la produzione e la messa in scena del lavoro teatrale: "Il mio vicino di casa". Con l'accento della Patagonia argentina che tanti anni in Italia e in italiano non sono riusciti a cancellare del tutto, Horacio Czertok ha coinvolto in una rapida affabulazione: "Paradossale il Teatro nel carcere. Una divisione tra platea e palcoscenico, tra attori e pubblico, secondo uno strano, vecchio rituale". Perché il Teatro in carcere? "Perché il Teatro può recuperare quello che il detenuto attore era e che ha perso. Gli attori si guardano dentro. I detenuti hanno tempo da perdere e perdono tempo: bisogna fare in modo che il tempo conduca ad una riflessione. Il Teatro è, in questo, come lo sport: aiuta a fare squadra. Le persone crescono dentro di sè". Si creano rapporti con i cittadini spettatori, che entrano nel carcere per assistere allo spettacolo: e a volte i detenuti escono dal carcere per lo spettacolo in un vero Teatro. "Come vogliamo che siano queste persone quando usciranno, e saranno "i nostri vicini di casa?". Ecco, allora, il lavoro "Il mio vicino di casa", su questi temi e su queste problematiche, lavoro rappresentato in Germania e in Spagna, in Belgio e al "Teatro Comunale" di Ferrara. Al termine della relazione di Horacio Czertok, Moncef Aissa, attore, ha recitato a memoria "A livella" di Totò, raccogliendo numerosi applausi e condividendoli con Horacio Czertok e con Francesco Cacciola.