Serata Carlo Cesari
5 marzo 2013
Ha richiamato i valori dell'amicizia e della solidarietà il Presidente Giorgio Piacentini, aprendo la prima serata di marzo del Lions Club Ferrara Host, e li ha richiamati con l'usuale concretezza: con la concretezza dei 3500 euro donati al Comune di Sant'Agostino per la costruzione di una biblioteca e dei 2500 euro per la Borsa di studio dedicata a Michelangelo Antonioni, che assieme al Lions Club Diamanti e di un donatore anonimo, sono arrivati al totale di 6000 euro ("pochi service, ma significativi"): e con la presentazione del Relatore, Carlo Cesari, Lions del Ferrara Host dal 1980 e Past Presidente. Il completamento di un trittico di "soci silenziosi" (dopo Fausto Pesarini e dopo Marco Nonato, invitato a presentare il libro sul motorismo ferrarese, nel rispetto di Maurizio Nonato, da quarant'anni Socio del Club). Carlo Cesari (Architetto laureato a Firenze, un curriculum imponente, esperienze lavorative di prestigio da Ferrara in Messico, Jugoslavia, Cilento, Azerbaijan, Bosnia Erzegovina e un impegno competente nelle Città Murate Lions) ha presentato (con una straordinaria documentazione fotografica in grande parte personale) la relazione "... dal Pacifico al Caspio, passando per Ferrara...". Nel 1975 Carlo Cesari si occupa del Piano regolatore del Centro storico di Ferrara, e l'anno seguente il lavoro collaborativo è pubblicato da Levi Editore. Nel 1978 la ICCROM (International Centre for the Study of the Preservation and Restoration of Cultural Property) adotta il piano di Ferrara come modello di pianificazione, e questo porta Carlo Cesari in diverse parti del mondo per il recupero di centri storici, come Cosala in Messico e Baku in Azerbaijan.Cosala, Patrimonio dell'umanità, è un "centro dell'archeologia mineraria triturato da alberi", con case col patio, dimostrazione dell'aggressività della natura sulle città abbandonate, recuperata con interventi di conservazione, anche funzionale.
Baku, "il centro del fuoco, per la presenza di petrolio in superficie, sulla via della seta, caratterizzata dalle torri del silenzio del culto di Zoroastro", divenuta Capitale dell'Azerbaijan con tre milioni di abitanti, ha avuto parimenti il riconoscimento di Patrimonio dell'umanità del Centro storico, e dopo un lavoro enorme e preciso, fotografando edificio per edificio, è stato funzionalmente recuperato per "mahalla", il quartiere ottomano alla base dell'organizzazione del Centro storico.
Ha concluso l'esposizione, Carlo Cesari, con una frase anche dal buon sapore lionistico: "Il volo continua...".
Nella foto, da sn, Giorgio Piacentini e Carlo Cesari